Askesis al fianco di Serv.E.R. Cisl per celebrare un altro anno di attività

La sostenibilità in azione.
Mercoledì 19 marzo Serv.E.R. Cisl ha festeggiato un altro anno di attività riunendo tutti i suoi collaboratori, oltre 200 persone, a Riccione per una convention speciale: “La sostenibilità in Serv.E.R. Cisl, bene comune e partecipazione”. La mattinata di lavori ha ripercorso gli esiti dell’evento organizzato nella primavera del 2024, durante il quale i collaboratori, avevano presentato proposte per lo sviluppo sostenibile dell’azienda, per dimostrare non solo quanto quelle proposte siano state ascoltate ma, soprattutto, quanto siano già state attivate delle attività, attraverso dei processi partecipativi volti al miglioramento continuo.
Il focus della convention ha rappresentato una tappa importante di un percorso formativo e consulenziale guidato da Askesis, che ha coinvolto il team di sviluppo manageriale in un progetto di miglioramento continuo dell’organizzazione verso i temi e gli obiettivi legati alla sostenibilità economica, sociale ed ambientale dell’azienda. Ben sapendo che certi risultati di eccellenza – come sottolinea dal palco l’Amministratore Delegato, Anna Carini – non si costruiscono dall’oggi al domani ma sono frutto di un cammino lungo e complesso che richiede innanzitutto lo sviluppo di una cultura aziendale predisposta ad accogliere le scelte che sono alla base di una strategia realmente sostenibile.

In Serv.ER non si è trattato tanto di maturare conoscenze sul significato della sostenibilità, già molto presenti nella cultura aziendale, ma di riscoprire e creare una consapevolezza maggiore rispetto ad un’identità già iscritta nei valori dell’azienda e capace di ispirare coerentemente le scelte di oggi e di domani.
Askesis ha accompagnato l’azienda in un processo volto a far emergere e valorizzare gli elementi positivi presenti nell’organizzazione con l’obiettivo di tradurre questi elementi in iniziative concrete, per realizzare la visione di un’azienda che genera valore, non solo per sé stessa, ma anche per l’intero ecosistema in cui opera.
Questo percorso è iniziato circa due anni fa, ponendo le basi del concetto di sostenibilità, ma anche creando ulteriori presupposti e competenze tipiche di un processo di sviluppo che deve essere supportato da grandi capacità di ascolto e di dialogo, di analisi e di sintesi; tutte abilità tese a formulare una strategia coerente e condivisa.
Proprio per questo motivo l’attività formativa iniziale è stata incentrata su queste competenze, con dei momenti di out door molto partecipati, ed è poi proseguita con un lavoro dedicato alla condivisione della visione e dei valori che guideranno tutte le azioni future dell’azienda in una logica sostenibile. La sostenibilità dunque intesa non tanto come adempimento ma come leva strategica per garantire la solidità e la crescita dell’azienda nel tempo.
L’ultima parte del progetto ha riguardato un Assessment di Sostenibilità: un’analisi che ha coinvolto tutto il personale, individuando punti di forza e aree di miglioramento, a loro volta posti al centro di un dialogo che ha fatto emergere le priorità e la fattibilità degli stessi.
La convention è stata il momento finale di questo processo perché sono stati condivisi i risultati di questa analisi e nel contempo già analizzate le attività di miglioramento poste in essere e alcuni risultati, non ultimo l’impatto positivo della tecnologia sull’efficienza del lavoro e i suoi risvolti ambientali.

Non solo un traguardo ma piuttosto una tappa in un percorso che continuerà nel tempo, perché l’impegno che Anna Carini ha rimarcato dal palco è proprio quello di voler prendere in carico i risultati emersi per definire un piano strategico con azioni misurabili, volte a rafforzare gli ambiti rilevanti alla sostenibilità dell’azienda: la governance, la relazione con i collaboratori, con l’ambiente e con tutti gli stakeholder che fanno parte del mondo Serv.E.R. E last but not least un lavoro, determinante, sulla rendicontazione degli impatti, ancora una volta in anticipo rispetto alle richieste che arrivano dalle normative europee. D’altronde un’azienda come Serv.ER deve stare al passo con i tempi, o, meglio, anticiparli, come tante volte è stato ribadito dalle persone che si sono succedute dal palco.
Resta da raccontare il momento maggiormente “sentito” dell’evento, che volutamente ha visto tutti i partecipanti cimentarsi nella prova corale, partecipativa per antonomasia. Con la guida di alcuni dei bravissimi elementi del “Greensleeves Gospel Choir”, famoso coro Gospel italiano, i partecipanti sono stati coinvolti in una performance canora finale, sulle note di “Happy days”.


Quasi a dire che, se la partecipazione è realmente un’azione fondamentale in azienda per generare valore, tanto valeva sperimentarne subito gli effetti. E così è stato, trasformando una platea di persone fino ad allora silenziosamente in ascolto, in un’unione di voci e di energie capaci in poco tempo di sprigionare un’abilità fuori dal comune. Ma, in fondo, la partecipazione non è proprio questa capacità di rendere i comportamenti di un’impresa più efficaci e ricchi di energia?
