Quando il team building rafforza il volontario d’impresa

3. Volontariato UniCattolica

 

Con Università Cattolica una giornata di volontariato aziendale per riflettere e fare insieme.

A inizio ottobre, più di quaranta dipendenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano hanno preso parte ad un prezioso momento di team building organizzato dall’Ateneo in collaborazione con Askesis e Caritas Ambrosiana.

L’esperienza dedicata alla funzione Area Pianificazione, Amministrazione e Controllo di Gestione dell’Università è stata concepita al fine di rafforzare la sinergia, l’ascolto e la collaborazione interna, consolidare relazioni positive e promuovere attivamente valori comuni ed è stato possibile concretizzare tutto ciò attraverso uno strumento tanto forte quanto sensibile qual è il volontariato d’impresa.

I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi prendendo parte, durante la mattina, a due attività differenti per poi riunirsi e condividere il pranzo tutti insieme.

Il primo gruppo si è riunito al “Rifugio Notturno” in Via G.B. Sammartini, un centro di accoglienza notturna che dispone di 60 posti letto per uomini senza fissa dimora, segnalati e seguiti dai due centri di ascolto centrali di Caritas Ambrosiana SAM (Servizio Accoglienza Milanese) e SAI (Servizio Accoglienza Immigrati). Dopo un primo momento di introduzione da parte di Caritas in cui è stato spiegato di cosa si occupa in generale l’organismo pastorale e come vengono sviluppati i progetti di accoglienza personalizzati in base alle diverse esigenze riscontrate, l’intero gruppo si è spostato al Centro diurno “La Piazzetta”. Questo luogo nasce, in rete con altri servizi, per favorire l’avvio di percorsi di reinserimento sociale e accompagnamento verso una progressiva autonomia: gli ospiti hanno quindi l’opportunità di vivere momenti quotidiani come la colazione, il servizio doccia o la lavanderia ma anche esperienze più profonde e formative veicolate attraverso laboratori di cucina, ceramica, lettura e poesia.

Il primo gruppo di Cattolica, arrivato al Centro diurno, è stato suddiviso ulteriormente in due sottogruppi di cui una metà ha avuto l’opportunità, partecipando al laboratorio di poesia tenuto da alcuni educatori e responsabili, di entrare in contatto diretto con alcune persone ospitate in struttura e con le loro toccanti e diverse storie, in un momento di condivisione di desideri, ricordi ed emozioni; l’altra metà, attraverso un gioco di ruolo, ha potuto immedesimarsi nei panni di chi, perdendo ogni punto di riferimento entra in una condizione di fragilità dal quale spesso non sembra esserci via d’uscita.  

Il secondo gruppo, contemporaneamente, si è riunito al Refettorio Ambrosiano, struttura che ospita la mensa della Caritas Ambrosiana, che accoglie quotidianamente persone in difficoltà e che organizza progetti individualizzati volti ad una progressiva emancipazione dalla situazione vissuta. La particolarità che caratterizza questo luogo risiede nella ricerca di un’estetica del “bello” in tutte le sue forme: si tratta di un contesto che vuole, attraverso la bellezza delle opere che custodisce, riconoscere e ridare dignità alle persone che lo frequentano. L’arte e il design sono stati posti al servizio della solidarietà: questo ambiente reincarna e testimonia i valori di “Bene Comune” che, attraverso uno sguardo di cura e ascolto, riconosce il singolo nella sua essenza, con le proprie fragilità e i propri pregi.

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Dopo essere stati accolti da un primo momento introduttivo da parte di Caritas, in cui è stata presentata la storia e i progetti in essere, i partecipanti al team building, hanno avuto modo di preparare, affiancati da dei volontari di Caritas, pasti, biscotti, taralli e marmellate: questo tipo di attività ha permesso ai partecipanti di fermarsi e poter riflettere su sé stessi, sul valore dell’ascolto e sull’importanza della collaborazione interna, comprendendo quanto sia significativo che ognuno, attraverso il proprio operato e le sue capacità, possa essere funzionale alla causa e capace di esprimersi efficacemente, se messo nelle condizioni ideali per farlo.

Terminate le attività della mattina i due macro-gruppi si sono riuniti per pranzare tutti insieme al Refettorio Ambrosiano: a conclusione di questo momento è intervenuto il Vice Direttore Generale e Direttore dell’Area Pianificazione, Amministrazione e Controllo di Gestione di Cattolica, Alessandro Tuzzi, che con le sue parole ha sottolineato l’importanza del volontariato aziendale e la bellezza che ha unito, durante quella giornata, mondo del lavoro e solidarietà.  

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A seguito del pranzo, il gruppo è stato suddiviso in tre nuovi sottogruppi, per vivere un ultimo momento, coordinato e guidato dai formatori di Askesis, in cui tutti i partecipanti al team building hanno avuto l’opportunità di condividere quanto vissuto durante la mattina attraverso commenti e osservazioni personali. Al team di Askesis, in virtù dell’esperienza e della sensibilità maturata negli anni nei confronti di questi temi, è stato affidato lo sviluppo del progetto in fase restituzione per accompagnare i partecipanti, tramite domande e spunti, ad una profonda e intensa riflessione personale e al contempo condivisa.

In molti hanno evidenziato l’importanza dell’immedesimazione anche sul proprio luogo di lavoro, del valore dell’accoglienza e della comprensione delle diversità, cogliendo quanto questo tipo di fattori siano in grado di migliorare le relazioni interpersonali. In tutti i gruppi è emerso quanto esperienze del genere portino a riflettere sulla propria condizione, sul legame con l’alterità, sulle diverse forme di povertà che ognuno sperimenta e sull’importanza dell’ascolto e della cura che è possibile vivere con e attraverso l’altro.  

Manuela Raspa, Responsabile formazione di Ateneo, ha commentato così la giornata vissuta insieme: “L’Università Cattolica del Sacro Cuore promuove iniziative di team building a sfondo sociale, affinché i lavoratori possano costruire relazioni più profonde e collaborare in maniera armoniosa, facilitando il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Il volontariato è inoltre fondamentale come strumento di crescita personale, e di conseguenza professionale, e rappresenta una forte occasione di motivazione per coloro che partecipano alle attività proposte. Per questo motivo, l’Ateneo ha scelto Askesis e Caritas come partner con i quali condivide la radice culturale cattolica e il sistema di valori”.

La giornata si è conclusa con un aperitivo conviviale e ogni partecipante ha ricevuto un cadeau da parte di Caritas come ricordo della giornata condivisa insieme.

Pietro D’Angelo

 

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